Si inizia a sentire puzza di mistico già prima di ascoltarli. Quando poi schiacci play, il titolo non smentisce l'intuizione. Troviamo momenti introspettivi come anche cornici floreali, momenti britpop/beatlesiani come anche impennate country mai indelicate, come quelle di "A Sad Strange Night". Se ricordassi i rumori che sogno o che fanno i sogni mentre tramano, effettivamente, non mi dispiacerebbe se suonassero come questo cd. Perchè c'è di tutto, ma non è un'accozzaglia: è anzi un esercizio di stile che si muove con classe e fermezza. Se li abbiamo dimenticati quando nel 2008 ci hanno concesso l'EP "Tarokidei", il duo milanese non si offenderà: i suoi rinforzi li ha già avuti quando "The Key" è stata scelta come colonna sonora del cortometraggio "Bad School", prodotto da Sky Cinema. E le loro note ci assicurano che non sono che all'inizio delle lodi. E' in canna "In Mine", il secondo disco, già promesso alla Red Birds Records e sgranocchiabile dopo l'estate. Noi aspettiamo, ma neanche tanto, perchè, come dicono i Noise Under Dreaming, "Gli oggetti nello specchio sono più vicini di quanto sembra".
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La recensione Objects In The Mirror Are Closer Than They Appear di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2011-06-08 00:00:00
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