Massimo livello gravitazionale. Di quelli che ti ritrovi faccia a terra, calamitato giù in basso senza riuscire a tirarti su. Riprendendosi, si ha la sensazione di essere stati catapultati esattamente su quella frontiera mobile made in U.S.A che negli anni '90 divagava fra gli scenari del primigenio grunge e quelli stoner rock fatti di ritmi cadenzati e bassi elettrici onnipotenti.
Sono queste le basi che accompagnano "Tortured Soul", album d'esordio dei The Violet Sheep, trio proveniente dalla provincia di Trento. I The Violet Sheep riescono a riprodurre egregiamente una struttura musicale che sembra fuoriuscire direttamente dalla fucina americana anni '90. Riff alla Nirvana, lievi voli pindarici sperimentali alla Sonic Youth, o piccoli accenni alla lenta brutalità dei Kyuss.
Tutto questo risulta condito, come del resto tutto l'album, da un fare vocale ostinatamente devoto alle proprie influenze, e traducendo la propria spinta vocalizzante su quella di un non meglio identificato Kurt Cobain ecc.., la voce che accompagna l'album perde la propria personalità. Quello che spinge a non amare e a non odiare "Tortured Soul" è ciò che lo caratterizza: la copia carbone di un passato musicale glorioso. Registrato sotto i cori angelici del cielo nineties di Seattle e di fronte a tramonti distorti sud californiani, queste dieci tracce risultano comunque un buon punto di partenza per i tre (trentini) The Violet Sheep.
Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.