Che dire della sterminata produzione discografica dei Julie’s Haircut? E che dire del livello qualitativo delle loro canzoni, praticamente altissimo da ormai due anni a questa parte? Certo le malelingue saranno già in fibrillazione e staranno già pensando a cosa inventarsi per dare addosso al quintetto. Fortuna, però, che la musica zittisce anche i più diffidenti, e questo regalo natalizio della band modenese ne è la prova lampante.
3 soli pezzi per rendere più gustoso questo 25 dicembre, ma, signori miei, che pezzi! Si comincia con la title-track, dove il gruppo fa il verso ai migliori Stones di tutti i tempi - quelli di “Sticky fingers” per intenderci - e sul finale riesce a mettere anche qualche rimembranza beatlesiana. Invece, nella successiva “God is love”, cover tratta da “What’s going on” di Marvin Gaye, i Nostri si cimentano in un improbabile brano soul dalle cadenze seventies, con tanto di fiati e languide chitarre; naturalmente l’esperimento è riuscitissimo, soprattutto perché la band mantiene intatto quel groove tipico delle canzoni dell’epoca.
Infine, la traccia fantasma posta in chiusura (attiva sul vostro timer dopo 15’ e 20”), è una (altra) vera sorpresa: uno scarnissimo giro di chitarra blues a fare da sottofondo a chissà quale vocalist che canta versi in inglese come se fosse Beck.
Continuano a sorprendere positivamente i Julie’s Haircut, e noi ce ne rallegriamo; speriamo solo che anche voi, casomai aveste ancora delle remore, vi convinciate della bontà artistica di questi ragazzi, ai quali, naturalmente, va il nostro augurio di buon Natale.
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