Un disco ben prodotto, ma con una lacuna non da poco: dove sono le canzoni?
Rock di chiara matrice anglosassone, piacevole e pulito ma non particolarmente originale. 5 tracce ben interpretate, ottimamente prodotte e contraddistinte da un curioso cortocircuito tra tensione emotiva e melodie piuttosto dolci.
Niente di nuovo, saltano subito all'orecchio Placebo e Coldplay per pezzi che si alternano tra irruenti e lenti, pezzi più melodici e orchestrali. “Piange la bambina” e “Rivoluzione” gli episodi più riusciti.
Al termine dell’ascolto si ha quasi l’impressione che la band si sia concentrata più sul “come” comunicare piuttosto che sul “cosa”: bella la produzione che corre intorno a ogni pezzo, mancano però le canzoni. Ed è un vero peccato perché il talento e le potenzialità, soprattutto in una prospettiva radiofonica, non mancano. La rivoluzione, quella vera, deve ancora arrivare.
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La recensione Ad un passo dalla rivoluzione di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-10-18 00:00:00
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