Non ci sarebbe nemmeno bisogno di leggerli, i nomi degli ospiti ( Mao, Garbo, Federico Fiumani), per capire che c'entrano qualcosa coi Soluzione e il loro rock intellettuale, alternativo nel senso in cui lo si intendeva qualche anno fa: cantautorale, introverso, critico. Ma anche, nel presente caso, intenzionato a non rendersi troppo riconoscibile o etichettabile. La costante sembra voler essere una sola, e cioè l'attenzione alle parole, fra citazioni più o meno esplicite – dichiarato l'amore per l'esistenzialismo, quasi un fil rouge sottotraccia ovunque e in primo piano in "Tutto&nulla" ("perché l'essere di un esistente è ciò che esso appare") - e proclami di indipendenza e antagonismo – più letterari e filosofici ("la forma vince sulla sostanza, soprattutto quando la sostanza nemmeno c'è") che politici, anche se non sempre il confine è netto, ed è giusto che sia così.
Come sono indistinti i confini fra generi ed epoche in queste tredici più tre ("Gene" feat. Fiumani, "Anni settanta" feat. Mao e "Luce" feat. Garbo) tracce che seguono percorsi non lineari, svoltando in strade improvvise e fermandosi a studiare incroci inaspettati fra solarità beat, malinconie orchestrali, saccenza cantautorale, nichilismo new wave, nuovo pop, teatralità cinematica, elettronica d'appoggio, quasi nascosta, oppure sfacciata come in un rave. Essere e fare senza porsi limiti è la filosofia, guarda caso la stessa che dettava l'ispirazione al maestro dell'eclettismo per antonomasia, quello Stanley Kubrick omaggiato nella grafica del booklet.
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La recensione L'esperienza segna di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2011-08-25 00:00:00
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