Sicuramente ha scelto un nome azzeccato, Ohio Kid, visto che la sua musica sembra portarci direttamente negli USA. Il suo Lo-fi sconfina spesso e volentieri in sonorità country: nella malinconia evidente di "Balls" ad esempio, dove la chitarra si perde in arpeggi minori. Lo schema è quasi sempre lo stesso, chitarra e voce, una tavolozza di colori semplice e minimale, che talvolta strizza l'occhio ai Death Cab For Cutie. In "Come to the North" e "Let's go swimming" ritornano sonorità alla Beck - tra le sue prime fonti di ispirazione, ci dice - anche se, va chiarito, non ha mai quei colpi di testa geniali che hanno reso Beck conosciuto ai più. Delle due citate, "Let's go swimming" è più solare, potrebbe essere utilizzata come colonna sonora di un film giovanilista, la cui trama si svolge durante l'estate, sarebbe perfetta per un road movie con una macchina che sfreccia nelle strade dell'America più gigante.
Come spesso accade, la registrazione artigianale non rende giustizia alle canzoni, sarebbe interessante vedere cosa ne verrebbe fuori portando tutto in uno studio vero. Pulire i suoni, ma non renderli troppo patinati, ovvio, non bisogna perdere l'autenticità di questo acustico, al momento così suggestivo.
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La recensione Balls di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2011-10-28 00:00:00
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