Satan is my brother
A forest dark 2011 - Strumentale, Sperimentale

A forest dark

‘L’Inferno’, film muto del 1911, raccontato attraverso accenni sonori che mescolano jazz, elettronica e il retaggio visionario dell’Opera dantesca.

La prima impressione che si ha guardando la copertina di questo disco è che ci sia di mezzo la new wave: sin dal titolo uno si immagina di avere a che fare con qualcosa legato ai Cure, mentre poi comprendi che ‘A Forest Dark’ altro non è che la Selva Oscura descritta da Dante Alighieri. Il lavoro si ispira a un film muto del 1911 intitolato per l’appunto “L’Inferno”, una pellicola visionaria ricca di effetti speciali (che all’epoca si risolvevano in sovrimpressioni, doppie esposizioni e particolari tecniche di montaggio) con tante comparse e un tema importante, una delle prime grandi produzioni del cinema italiano.

Gli otto ‘movimenti’ contenuti nell’album accompagnano la trama con suoni ipnotici e cadenzati, fiati che irrompono sulla scena a stridere col susseguirsi dei fotogrammi (“Movimento III”), rumori di fondo da bolge fredde e tremanti fatti di elettronica minimale (“Movimento V”) e un ‘Riveder Le Stelle’ sintetico e nervoso che poi lascia speranza nel movimento in chiusura. Un disco complesso, che desta attenzione per l’atmosfera e la cura, probabilmente adatto a farsi colonna sonora, ma difficile da ascoltare senza immagini: comunque una prova decisamente interessante.

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