Avete presente i Verdena? Bene, mettete da parte questo appunto che ora si parla del caso Monsterpussy. Bel nome per una band, come anche per un film o un romanzo, anzi probabilmente Chuck Palahniuk soffrirebbe parecchio per non averci pensato prima. E con "Gli assoli dei Metallica non li so fare, non mi fingo poeta per poter scopare" ("Un po' mediocre"), ottimo slogan di presentazione, pare che ci siano tutte basi e gli argomenti per una nuova corrente letteraria, che suonerebbe circa Sturm und Monsterpussy.
Ma chi sono, pragmaticamente, questi agguerriti ma eleganti fautori? Quattro prudenti ragazzi di Taranto, sostenuti da una voce borderline che è litfibiana ma che al tempo stesso sa essere Amor Fou. Batterie di sottofondo e - colpo di scena! - un violino. Citavamo i Verdena, perché? Per l'ultima traccia, dove sembra di avere un fatiscente quanto allettante deja-vù. Si parla di "nei" e "mondi BLU", argomenti ormai Property of Alberto Ferrari. E poi è impossibile non notare la maestria dell'assolutamente versatile e, in questo caso, camaleontico timbro dell'inquisito (Giuseppe D'Amicis), che nell'occasione si rende Valvonautico.
Ma quest'ultima traccia, che, per chiamare le cose col loro nome, si intitola "Haikarasan", risale al lontano 2007 quando i Monsterpussy si lasciavano ancora rapire dai corroboranti manga di Waki Yamato. È ad ogni modo dal 2009 che i fantastici quattro hanno abbandonato quella caustica rilassatezza, sostituendola con una giusta e moderata rabbia. Io li preferivo morbidi, ma certa cartapesta non dà mai fastidio.
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La recensione Un po' mediocre di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2011-07-07 00:00:00
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