Vittorio Merlo si è ritagliato uno spazio decisamente ampio nella comunità delle 3 w: infatti, sul sito MP3.com sta riscuotendo un notevole successo, e addirittura i giornali (del calibro del Corriere della Sera) ne hanno parlato e hanno raccontato la sua storia. "Non sopporto i Berlusconi!" è il suo ultimo album: sette tracce realizzate interamente da Merlo, dai testi alle musiche, dagli arrangiamenti all'incisione. Se da un lato è apprezzabile lo sforzo, dall'altro non si può non sottolineare la banalità e la semplicità di molti brani. In effetti, da tutto ciò che avevo letto (insieme al cd m'è arrivata pure una rassegna stampa in francese, spagnolo, italiano degna dei Beatles...) mi aspettavo molto di più. Invece mi sono ritrovato ad ascoltare testi scontati, passaggi melodici prevedibili e poco incisivi, arrangiamenti stanchi e poveri. Addirittura la title-track, che dovrebbe trasmetterci la voglia di urlarne il titolo con tutto il fiato che abbiamo dentro, manca l'obiettivo di molto: è fin troppo anonima e noiosa. E se prendiamo la canzone sulla mucca pazza, ecco che sentiamo solo la mancanza di una "Mafia pizza e mandolino" per completare il festival dei luoghi comuni e delle banalità. Solo un brano riesce a superare, seppur di poco, il livello generale: "solo sul palco" è un onesto tentativo di proporre, in maniera adeguata, una canzone "vera"... e meno male che il disco si chiude con alcune frasi in dialetto milanese, che è sempre un piacere ascoltare. Al termine degli ascolti di "Non sopporto i Berlusconi!" sono rimasto perplesso: non sono riuscito a cogliere quell'entusiasmo che dovrebbe circondare Vittorio Merlo e gli permette di essere l'italiano più "scaricato" dalla rete (o giù di lì...). Sarà che mi aspettavo molto di più visto l'hype che lo circondava, ma proprio non posso essere soddisfatto dell'ultimo lavoro di questo nostro emigrante.
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