Eh? Falso falso, malvagio malvagio 1997 - Rock, Noise, Elettronica

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Volume n°15 dei Taccuini. Collana di musica aliena dal fu CPI. Per la gioia (?) delle vostre orecchie ecco qui gli Eh? con le 12 tracce di “Falso Falso, Malvagio Malvagio”, per un'ora piena (zeppa) di musica. Musica aliena? Non lo so. Alienata e alienante di sicuro. Cd fradicio di nevrosi e rabbia. Che non cede mai, neppure un secondo, alle lusinghe del “piacere”. Per niente. Cd da mal di testa assicurato. Folk, liscio e mazurka elettrificate e stuprate da batteria elettronica e sintetizzatori. Distorsioni sempre e comunque. Andanti “a marcetta”. Atmosfere cupe e livide. Ritmi marziali e svisate orientaleggianti. Punte di misticismo ed echi di cristianità perduta. Una voce femminile filastrocca dolente, liriche per lo più decadenti e “battagliere”. Poeticherie qua e là. Insomma, avrete capito anche voi. Tutti ingredienti che fanno tantissimo CCCP e primi Ustmamò. Certo. Senza arrivare alla potenza lucida, dissacrante e visionaria dei primi, e alla dolcezza sghemba e malconcia dei secondi. Dispiace. Le premesse per un buon prodotto c'erano tutte: attitudine alla bassa fedeltà e volontà di ricerca partendo da solidi e validissimi modelli d'ispirazione. Però. Però poi capita che ci si fa prendere la mano. Che a non voler essere il solito gruppetto facile facile, si diventa inutilmente difficili (o meglio: del tutto ostici e incomprensibili). Che se ti chiudi laggiù in cantina a farti seghe mentali e la tiri troppo alla lunga poi non vieni mai, e i tuoi pezzi suonano frustrati se non peggio. Che anche se qualche carta da giocare ce l'hai in mano e ti decidi a non aprire mai, poi l'occasione la perdi. Boh. Sarà forse che io sono troppo ignorante e tutto quant'altro volete. Però agli Eh? “un po' di leggerezza e di stupidità” non guasterebbero. Chissà. Si prenda Etno-funk ad esempio. Forse la traccia più bella del cd. Inizia a filastrocca, alla grande, davvero bellissima (“ son tornate a morire le spose negli amplessi coi loro mariti/son rimaste soltanto le suore che il signore non si scopa mai”) . Peccato poi si perda in una interminabile quanto inutile coda elettronica che dire noiosa e poco originale è poco. Ecco. Tutto qui. Rimane la curiosità di vederli dal vivo. Chissà se live riescono ad alleggerire il tutto (e scusate se mi ripeto: ma così è davvero un macigno appeso al collo).

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La recensione Falso falso, malvagio malvagio di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 1999-08-16 00:00:00

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