Da Burt Bacharach a Morricone ("Exodus" e "Ambiguous Dancers"), dai Deep Purple ai Tortoise ("Aging Hippie Liberal Douche"), i Junkfood, combo votato ad una summa teorica tanto vasta quanto colta, ci consegnano un lavoro ispirato, suggestivo, venato di un realismo magico che raramente abbiamo ascoltato in questi ultimi tempi.
La dimensione segnatamente vintage del disco è solo pura funzione interpretativa, o se vogliamo un'ossessiva ricerca nel segno della filologia, se un brano come "Mrs. Smokes-Too-Much" riassume jazz, soul e impro con una padronanza certamente da mestieranti, ma anche con un sapido slancio personale.
L'easy listening sixties con elementi iconici retro-space-age ("Rehabilitation Program") sposa atmosfere post-rock deliranti e acerbe, e a pensarci ad occhi chiusi il merito di questo piccolo gioiello sta tutto lì - un codice che è possibile estendere all'intero lavoro - cioè nella commistione unificante, che conferisce un tratto di rigore stilistico ma preservando, cosa ancora più importante e rara, un nucleo di originalità ancora credibile.
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La recensione Transience di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2011-06-24 00:00:00
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