"Xmas Vibrations". E, non so voi, ma io sì, mi aspettavo qualcosa di eccessivamente delicato, elegante, sdolcinato. Xmas Surprise, invece. Ritmi da surfisti arrampicati sulle tavole in cerca delle onde migliori, vere e proprie vibrazioni volendo, che si inseguono l'un l'altra lasciando l'ascoltatore se non entusiasta, quantomeno spensierato. La leggerezza che si respira nelle note dei Karibean ci porta non solo indietro nel tempo, a quando Pamela Anderson era ancora la regina incontrastata dei calendari al posto di Belen Rodriguez ma, più semplicemente, a sogni semplici e ricchi di freschezza e magia. "We Need the Sun" altro non è che il seguito del brano precedente, spontaneamente pop.
La svolta rock su riff britannico ce l'abbiamo con "Gregorian Spring". Lo dice già il titolo, l'estate è accantonata, e i Karibean mettono via il costume da bagno per sostituirlo a ritmi più scuri, consistenti, ma pur sempre da favola ispirata, un po' come se gli Oasis fossero in villeggiatura, ma non stessero litigando tra loro.
"Surfing in the Woods" mi riempie di gioia, un po' perché mi fa pensare che con la metafora del surf ci ho preso, ma soprattutto in quanto l'energia viene messa da parte per far spazio a ritmi più lenti e agguerriti. Un connubio ben riuscito tra stile e tecnica che convincerà anche i più scettici nei confronti del pop.
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La recensione Love, tears & spiritual blessing di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2011-07-18 00:00:00
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