Seguo tutte le indicazioni della gentile hostess a inizio disco: prendo posto, allaccio la mia mente, lascio libero il mio cuore e apro le orecchie. Poi mi guardo intorno, e vedo che procediamo, ma lenti, buchiamo le nuvole, ma con indolenza. Gli IbegYourPardon guidano con prudenza, insomma. Sono buoni musicisti, non certo eccentrici, ma nemmeno malvagi. Si destreggiano con cautela tra funk-rock e garage, con l'alternative rock che fa da collante. Viaggiano appesantiti da un bagagio di idee convenzionali, in particolare nelle ritmiche e nelle frasi di chitarra; il cantato è decisamente più fresco e strizza l'occhio al rap.
"Bobby Lane" e "Crutch 'n' Plasters" sono due buoni brani, purtroppo danneggiati da progressioni ritmiche davvero scontate; meglio "Cleopatra", lento blueseggiante dove il gioco di botta e risposta tra le voci conferisce una certa vitalità. "m.A.r." ricorda vagamente i momenti più dinamici dei Cake e regala, con il bel riff che la attraversa, una bella spinta al lavoro.
Gli IBegYourPardon, come testimonia la hostess di cui sopra, si prendono abbastanza sul serio: il che è un bene. Ma al momento non sfruttano tutte le potenzialità che hanno, volano rasoterra e difficilmente ti fanno intravedere orizzonti più rosei. Aspetterò.
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La recensione IBEGYOURPARDON?! di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2011-09-29 00:00:00
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