Gli In Her Eye in questo album presentano il loro progetto a cavallo tra Rock, New Wave anni ’80 e scena Indie anni ’90. Si inizia con "‘Cause you’re back", attacco convincente con una buona intelaiatura ritmica ed effetti di chitarra purtroppo resi meno efficaci dalla qualità della registrazione. "Anywhere out of the world" sembra voler evocare atmosfere più mistiche, nell’alternanza tra un cantato languido e il ritorno di chitarre decise, le influenze di Duran Duran, The Cure e Sonic Youth, tra i preferiti della band milanese, vengono a galla prepotentemente.
Le stesse atmosfere sono riprese in "Ready for the Sun", che si risolleva però con un ritornello in crescendo sostenuto da una potente struttura sonora ed è degna del titolo, in quanto l’amalgama sembra richiamare un elevarsi in cerca di qualcosa. La nona traccia, "In Her Eye" è una ballata new wave che non si distacca troppo da quanto sentito nei pezzi precedenti: uno stile coerente, che però rischia di diventare un po’ ripetitivo.
Il progetto musicale del gruppo è chiaro, con l’alternanza tra pezzi più potenti ("Innermost Lightouse", "Stars in your hands") e altri più deboli ("See what is real", "We are all alone") ci sono possibilità di migliorare sperimentando nuove strutture sonore anche senza pretendere voli pindarici. La band sembra promettere bene anche nella dimensione live, visto l’impatto sonoro che il loro sound può avere.
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