Ad occhi chiusi suonano come Heavy Metal. Poi, sotto il freddo lume della ragione, diventano amici degli Zu... ma anche degli Helmet, dei June of 44, piuttosto che dei Metallica o dei Confusional Quartet (e Painkiller, no?). Insomma, tutto lo scibile e il meglio della musica dura (addizionato con una generosa porzione di jazz-core) è imploso in questo prezioso disco dalle potenzialità immense.
Se questa musica partecipasse ad un Festival della Matematica, bè, i K.M.W.A.B, sarebbero pronosticati come vincitori, data la precisione squassante alla quale sottopongono l'ascoltatore. C'è un che di tautologico nelle partiture del combo, dove inizio e fine (alfa e omega), se non coincidono, quantomeno s'inerpicano simmetricamente. Qualcosa di molto simile - in ordine ad attitudine e muscolarità - alla felice ibridazione targata Mombu. Raggelanti i riff di "Marx 3b" e "Teletubbie", e ipnotiche le sincopi geometriche in "Marx 2.1".
Poi c'è un momento in cui il raziocinio capitola e il cuore rimane irretito. Teniamoli d'occhio, perché, senza timor di smentita, sono la nostra migliore rappresentanza oltralpe.
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