Esordio per i veneti The Dancers su Green Records, storica etichetta hardcore padovana ora diventata (anche) negozio di skate. A dispetto della label, questo non è prettamente un disco punk: è più un ibrido tra il garage in salsa indie-rock degli ultimi anni (Arctic Monkeys su tutti) e pre-grunge di due-tre decenni fa (i Pixies, ad esempio).
Tre canzoni dalla giusta attitudine, ma che non escono dal seminato del già sentito e a cui potreste aggiungere i Mudhoney, se voleste sottolineare un certo spirito cazzone. I riff e le parti cantate non stupiscono, rientrano nella normalità del genere.
Attenzione, questo ep non ha nulla di sbagliato: semplicemente non morde, nonostante i buoni intenti. Ma sono proprio questi ultimi a lasciare spiragli per il prossimo lavoro.
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