Non si capisce da cosa derivi il nome astioso, visto che nei testi e nella musica di Simone Mi Odia non si trova niente di fastidioso. Anzi, nei testi troviamo un convinto ottimismo ("E dentro me ho valli, spiagge e strade bianche ed assolate, ed orizzonti che neanche io conosco") e persino i suoni dello xilofono, che accompagnano la voce nelle sue scale e fanno tanto carillon.
La voce spazia abbastanza sicura e in certi momenti ci ricorda quello che un giorno fu Daniele Groff. Solo "Non dirlo a nessuno", si incupisce vagamente, (ma anche qui: xilofono simil carillon a rendere giocoso il tutto). Il pezzo più riuscito rimane il primo: "La Nuvola e la Fragola", che nelle melodie ricorda Battisti. Se ci fosse maggiore ricercatezza nei testi e negli arrangiamenti, si potrebbe dare un tocco in più a un progetto che ha tutte le basi per arrivare a buoni risultati.
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