"Lights ON, lights OUT" è il nuovo Ep di ED, tre pezzi prodotti da Beatrice Antolini, presentati tra agosto e settembre 2011 durante un tour a New York e Brooklyn, e pubblicati ad un anno di distanza dall'uscita del full lenght "A quick goodbye". E se quello era un disco nato principalmente dall'amore per Elliott Smith, quasi un tributo esclusivo (peraltro molto ben riuscito) al musicista di Omaha, in questo Ep troviamo un Ed alle prese con un songwriting molto più vario benché sempre conforme ai numi tutelari dichiarati, quindi il pop folk anni Sessanta e l'indie americano anni Novanta.
Di solito non vado a nozze con le cartelle stampa dove gli artisti si presentano da soli. Poi ascolti "Lights ON, lights OUT" e capisci che il ragazzo non ha mentito, che "Your symphony" è davvero pop beatlesiano con un ritornello potenzialmente scritto dal dinosauro J Mascis ("Several shades of why", l'ultimo album di Mascis, diventa a questo punto un valido termine di paragone). "Zombie my dear" è buon indie rock, con questa chitarra distorta vagamente lo-fi dal sapore hardcore a stelle e strisce e l'assolone ben piantato a metà pezzo. "Down the shades" infine, chiude la terna rimandando nuovamente al tanto caro Smith: delicatezza del tratto, melodia, voce, crescendo, malinconia assassina, dolore acuto. La conferma definitiva di qualcosa già dimostrato in precedenza, arricchita però da un tocco più personale che conferisce al pezzo una nuova prospettiva.
E qui sta la vera notizia: Ed sta finalmente venendo fuori come ED e non "solamente" come quello che scrive pezzi alla Elliott Smith. Che poi il merito di questa crescita sia tutto suo o da dividere con la Antolini poco importa. Quel che conta è andare avanti così.
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