Al primo ascolto, il lavoro dei bresciani Avanguardia ha subito destato il mio interesse, in quanto difficili da etichettare con poche parole, e questo è già un bel pregio; infatti, in mezzo a migliaia di gruppi spudoratamente emuli di questo o quell’artista, trovare della gente ancora capace di proporre qualcosa di interessante e con uno stile proprio non è poi così scontato.
In questo breve cd colpisce in particolare la traccia di apertura, sicuramente l’episodio migliore di questo demo, che forse con un minimo di lavoro in più sugli arrangiamenti non avrebbe sicuramente avuto nulla da invidiare alle hit radiofoniche. Bella la linea melodica, bella la voce (molto particolare), un po’ meno bella la chitarra solista nel finale…
Le due tracce rimanenti, “I.A.” e “Hotel Milleluci”, purtroppo, non sono all’altezza della prima canzone. Forse una ricerca di maggior complessità nella struttura, o forse un eccesso di sperimentazione, portano il gruppo a comporre due brani che, pur continuando ad evidenziare l’originalità dei cinque, non hanno molto da dire. Essenzialmente, sono quelle che il sottoscritto definisce canzoni grezze, siccome c’è ancora parecchio lavoro da fare.
In particolare, risultano parecchio fastidiosi (forse perché imprecisi nella registrazione) i cambi di ritmo, non sempre azzeccati, che vengono sfruttati in entrambe le tracce - quindi se permettete un consiglio, non abusatene…
In definitiva, un giudizio abbastanza positivo del lavoro, ma in attesa di una riconferma.
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La recensione s/t di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2002-02-07 00:00:00
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