New wave e psichedelia coniugate in un modo pedissequo, ridondante quasi quanto il doom metal. E' la festa delle ripetizioni, del ribadire ogni singolo riff, con varianti minime e cantato asettico, centellinato ed automatico. Un tentativo goffo di post-punk scarno. I singoli suoni emessi dagli strumenti sono isolati, freddi ed al punto di spezzarsi, ma la mistura sonora non convince, risulta artefatta. Il mood decadente non è una ricetta stampata in cui basta aggiungere il basso ritmico e gli altri marchi del genere per poterlo ricreare. I Seaside Postcards dovrebbero rianalizzare bene la loro direzione, per capire dove stanno sbagliando. Le facili imitazioni di mastodontiche band del passato non sono sufficienti.
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La recensione Seaside Postcards EP di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2011-10-12 00:00:00
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