Rella The WoodcutterThree Songs2011 -

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Per me il problema è che non si limita mai a fare semplici canzoni. Se facesse un disco di sole canzoni, come le prime due di questo sette pollici, sarebbe una di quelle bombe atomiche che farebbe stragi. Tutti se ne accorgerebbero. E probabilmente sarebbe un problema per lui. Probabile che non ami il clamore, se si presenta come un indigeno con il segno dei centri sociali sul petto un motivo ci sarà. Probabile che gli stia bene stare nascosto.

Quindi, dicevamo, due canzoni bellissime: "Why Can't We Be Blue" è un blues elegante, lucente. "More Nothing" è più cadenzata, con quei Are you real? che ti cadono sulla testa e quel naked tirato, a metà tra l'indolente e il triste. E quest'ultima è davvero una bomba. Poi basta canzoni: "A Long Night To Rejoin" è un'ossessione psichedelica, un lungo mantra. Punto. Può piacere o no a seconda dell'umore che hai nel momento in cui l'ascolti.

Rella è un grande songwriter. E' chiaro. Di quelli densi, pieni di idee, sempre pronti a smarcarsi per paura di diventare, in un nonnulla, riconoscibile. Quindi il disco-bomba atomica che dicevo prima, quello di sole canzoni, quello che consegnerebbe Rella al successo che si merita e che lo farebbe conoscere a tutti e magari esplodere all'estero, probabilmente non arriverà mai. Avremo tante piccole e belle cose. Questo 7" è una di quelle. Una di quelle che gli è riuscita meglio a mio avviso.

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La recensione Three Songs di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2011-10-24 00:00:00

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