Hai presente un Tirannosauro (con la "T" maiuscola) che balla? No? Beh, fidati che rompe i coglioni quasi subito. Perché è ingombrante e impacciato, e dopo un po' finisce che abbandoni la pista e te ne vai. È che te lo ritrovi spesso in TV, in un video che fa il verso a quello del tormentone di Duck Sauce. Ma bisogna distinguere: il clip di "Barbra Streisand", così come la musica del singolo che accompagna, può essere considerato la celebrazione di una scena dance con delle radici solide e forti. Il video del "Tirannosauro", invece, è più che altro un inno al poseraggio che fa da contorno a un pezzo che sarebbe potuto andare bene per le classifiche di Discoradio di quindici anni fa. "Il Piatto Forte" si presenta così con un'aria assai indigesta già in partenza. E man mano che si procede con le portate, la sensazione non fa che aumentare.
Troppa carne al fuoco, un susseguirsi continuo di gusti e sapori che certe volte è piacevole e altre dà un senso di nausea: bene "Facciamo la Rivoluzione", con un testo conscious degli Ex Otago su un beat anni Ottanta che fa molto Righeira, e "Di Bugie e Verità", con le liriche de Il Genio che si sposano alla grande con la base dal sapore electro-pop. In altri casi, come "Non Soddisfa" con Swim e Ghemon, sembra che i padroni di casa vogliano eccessivamente instradare gli ospiti, e il risultato spiazza un po'. In generale è tutto abbastanza asettico, del tipo che ascolti "Octane" con Jams F. Kennedy, "La Fine del Mondo" con il Piotta o ancora "Giapponese" e pensi: «Sì va beh ok, ma poi?» Capito, no? Buone intenzioni, ma manca un collante forte, un filo conduttore in grado di dare spessore a tutto l'insieme. E va a finire che ti ritrovi il piede del Tirannosauro sempre lì, sullo stomaco, che ti tiene in bilico fra la fame e il vomito, in perenne stato di insoddisfazione. Burp.
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La recensione Piatto Forte di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2011-09-28 00:00:00
COMMENTI (2)
Dove si può ascoltare?
Non sono per niente d'accordo.
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