Non un brutto disco, ma come tutte le produzioni di questo genere si colloca in uno spazio temporale finito
Qui Radio Amarcord anni '80, vi trasmettiamo "Punched by millions hit by none" degli Hollywood Groupies!
Hey, però, sbaglio o siamo nel 2012? Di certo non per i 30 minuti di questo disco, che è tutto un salto tra capelli cotonati e pantacollant tigrati di una volta.
Come se le sexy groupies dei Motley Crue si fossero impossessate delle chitarre dei loro beniamini, qui a farla da padrone sono due ragazze, caso più unico che raro nella storia del hard rock: Foxy Deville (!) alla voce e Kelly Mckoy (!) alla chitarra, che se avessero vissuto ad L.A. circa venticinque anni fa, avrebbero dato lezioni di trucco e parrucco anche ai Guns 'N' Roses.
Il disco è esattamente quello che ci si aspetta da questa iconografia: chitarre ruggenti, rock'n'roll disease, sezione ritmica martellante, ugole d'oro a prova di whisky and coca, riff ai limiti del graffiante (con qualche concessione al punk, come in "Destroyed commando"), assoli da accompagnare con grandi colpi di pube alla chitarra in sfide di velocità ("Swallow this", brano che rivela un certo orgoglio anti-sessista: le ragazze si riprendono il loro posto di leader, non più di oggetti sessuali per rockstar).
Per tirare le somme, non è che sia un brutto disco, ma come tutte le produzioni di questo genere si colloca in uno spazio temporale che, facciamocene una ragione, è finito portandosi dietro spalline e pelli di leopardo. Il tutto acquista un senso se si vive questa scena come un tributo a quello che c'è stato, e non con la pretesa di resuscitare un genere che ha evidente difficoltà a reinventarsi ai giorni nostri, cristallizzato com'è in forme date e immutabili.
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La recensione Punched by millions hit bye none di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-07-02 00:00:00
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