A volte basta un'imprudenza per rovinarsi la piazza. Nel caso degli I Don't Know, formazione metal di Ceva, l'errore è stato quello di accorpare due ep registrati ad anni di distanza e presentarli come disco vero e proprio. Semplicemente perché tra un'incisione e l'altra sembra davvero che i ragazzi piemontesi abbiano imparato a suonare (e a cantare, soprattutto). Per cui cinque tracce colpiscono per precisione e impatto: energico thrash metal che, senza pretese di innovazione, si fa ascoltare con piacere e presenta diversi pregi. Ad esempio i riff alla Trivium di "Give Me The Light" e "Shit Riff", l'apprezzabile lento "Fire'n'Flames" e l'uso non banale della doppia cassa da parte del batterista Andrea Gazzola. Ottima anche la produzione, che tira fuori dal gruppo un bel suono denso e roccioso.
I cinque brani successivi, no: troviamo dei musicisti impacciati alle prese con pezzi mal registrati e voci stonate. Qualcosa si salva: la caciarona "Sexy Mother", che fa tanto New York Dolls, o gli intrecci delle chitarre di "Blade Stuck". Potevano limitarsi a presentare un solo ep di qualità, lasciando perdere il resto. Ora abbiamo un album disomogeneo e dall'aspetto raffazzonato. Un passo falso che potevano evitare.
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La recensione Night in the mind di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2011-10-25 00:00:00
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