Gli Anecoica provano a fare heavy metal in inglese e in italiano, ma i risultati non sono all'altezza dell'ottimo artwork
Heavy metal costretto in liriche da macho melanconico. Modalità derivative di un hard rock italiano, già contraffatto per le ovvie limitazioni linguistiche. Gli Anecoica credono in quello che fanno ed è palpabile la partecipazione con la quale i brani vengono eseguiti, ma non basta.
Il packaging è curato e ricorda produzioni nu metal, ma è un'illusione, perché è involucro di qualcosa ormai consumato. Nel disco, il cantato inglese si alterna con quello in italiano ed è evidente che gli Anecoica rendono decisamente di più quando scelgono la madrelingua.
Dopo un inizio traballante, il disco si riprende un po' andando avanti nella tracklist, senza però raggiungere mai buoni livelli. A volte sembra quasi diventare un tentativo di dissacrare il genere, forse la migliore direzione che questa band possa prendere.
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La recensione S/t di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2011-12-07 00:00:00
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