Dal primo secondo tutto trasuda di rock-blues. Radici a parte, sono i cantautori come Clapton quelli che più mi vengono in mente ascoltando le prime tracce. Bassi che si prodigano in scale e statements da chitarra hard rock negli azzardi. Il disco nel migliore dei casi ci regala qualche groove funk carino, ma niente di più. Il cantato è roba stagnante, troppo sfruttato da chiunque per poter fare ancora effetto. In più, il lavoro di arrangiamento in studio non convince. Momenti lenti e forzati, l'ascoltatore prova fatica a passare da un pezzo all'altro. Le ripetizioni funzionano solo ed esclusivamente quando ciò che è ripetuto ha un qualcosa di fascinoso, e non è un semplice calco di un prototipo di riff. L'atmosfera e il concept attorno alla band ricordano un po' gli sciamanici Litfiba. Il risultato complessivo non convince, mi pare si sia capito.
---
La recensione Jealousy di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2011-10-14 00:00:00
COMMENTI (1)
:| Litfiba? Clapton? li ho visti dal vivo...
Mi sa che stiamo parlando di un altro gruppo [:
A me sono piaciuti assai