In My June Blind Alley 2011 - Indie, Alternativo, Acustico

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Folk rinforzato da archi che infondono dramma, tutto costellato dalla voce strisciante e rauca che ricorda tanto Elliott Smith o Rob Crow. Punto di equilibrio e fusione perfetta, tra quella tendenza italiana a rendere il pathos fin troppo ricco di ghirigori e quel mood statuninense, tutto chitarra acustica e musica on the road.

Gli In My June hanno registrato un album che arriva al punto senza perdersi in divagazioni inutili. Arrangiamenti asciutti, che lasciano solo l'essenziale per creare il giusto disagio e il necessario brivido contemplativo, come quando si guarda un tramonto da soli.

Il suono ha la forma che possiamo ritrovare in nomi italiani come Perturbazione, ovviamente in forma più acerba. Involontariamente questi ragazzi vagano sul confine tra cantautorato e piccola orchestra, un tracciato che solcano anche formazioni come The Decemberists. Un buon prodotto, che fa sperare in un'ulteriore maturazione. Consiglierei loro di investire di più nel lavoro in studio.

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La recensione Blind Alley di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2011-10-26 00:00:00

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