Hotel Chevalier Hotel Chevalier Ep 2011 - Pop, Afro, Electro

Hotel Chevalier Ep precedente precedente

Synth pop contro gli intellettualismi.

In un celebre articolo sul New York Magazine, Tom Wolfe definì irresistibile il fascino dei rivoluzionari da salotto, coniando l'espressione radical chic e distruggendo, sotto i felici colpi dell'ironia, i luoghi comuni che animavano la suddetta tipologia umana. Alla medesima linea di pensiero aderiscono gli Hotel Chavalier, con il loro Ep omonimo che, già a partire dall'artwork, mette alla berlina le ostentazioni e i cliché intellettualistici attraverso la disarmante logica del sorriso.

Strumento di questa dissacrante operazione è un synth pop che risente – fin troppo – della matrice baustelliana, sia nella ricercatezza, sia nell'uso della voce (“Renato Barilli”) e il cui incedere è elegante anche quando messo al servizio della satira politica (“Trota”) o quando si contamina con inserti che richiamano il folklore paesano, come accade in “Sono alternativo”. È quest'ultima la canzone-manifesto: “Tieniti pure i tuoi british cliché, / il tuo dandismo, la tua musica indie rock / che io mi do alle sagre, al buon vino, / a un vecchio disco di liscio romagnolo”. Non stupisce la collaborazione con Lo Stato Sociale in “Dolori intestinali”, data la forte affinità tra le due band.

Il rischio che gli Hotel Chevalier corrono è però quello di veder travisate le loro (buone?) intenzioni, nel momento in cui utilizzano esattamente il linguaggio delle categorie che vanno a criticare. Una scelta che, da una parte, coinvolge l'ascoltatore incuriosendolo con citazioni e riferimenti, ma che dall'altra può confondere. Se da questa prima prova non è possibile giudicarne la genuinità, è comunque doveroso rilevare che si tratta di un progetto interessante, che non brilla per la sua originalità, quanto per la capacità di divertire, pur veicolando messaggi importanti. Così come il cortometraggio a cui il nome della band fa riferimento fu il prologo di un bel film di Wes Anderson, sono ben disposta a pensare che “Hotel Chevalier” possa essere preludio di un successivo lavoro che riveli infondati i miei timori, che sono comunque meno forti rispetto alla convinzione di aver appena finito di recensire un bel disco.

---
La recensione Hotel Chevalier Ep di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-03-30 00:00:00

COMMENTI

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia