Giunge inaspettato questo tributo a Luigi Tenco, storico cantautore che negli ultimi anni era stato riscoperto da molti artisti facenti parte di quella stessa scena che oggi gli rende onore. A memoria del sottoscritto, i primi ad aver reinterpretato negli anni ’90 qualche scheggia di Tenco sono stati i La Crus, che ritroviamo anche in quest’occasione con “Un giorno dopo l’altro”, versione non indimenticabile già contenuta su “Crocevia”, il loro ultimo album.
Il resto degli intervenuti, ad eccezione di Roy Paci e dei suoi Aretuska in compagnia di Meg (voce dei 99 Posse), contribuisce con pezzi finora inediti su altri dischi. E siccome si tratta di 16 brani in totale, si rischierebbe di scrivere una recensione eccessivamente lunga se ad ogni singolo pezzo venisse riservato un commento; indi per cui segnaleremo le tracce che ci sembrano meglio riuscite, partendo da quella “Ciao amore, ciao” riletta da Giulio Estremo Casale senza i suoi Estra. Ascoltando questa traccia, aumenta il disappunto per la scelta di “Sei così semplice” piuttosto che per una canzone del genere, arrangiata per voce e chitarra ma (anzi, proprio per questo!) di un’intesità pazzesca. Qui dentro crediamo infatti non ci siano altri episodi all’altezza, pur se Teresa De Sio fa la sua bella figura con una versione molto particolare di “Lontano Lontano”, almeno quanto lo è quella di “Ognuno è libero” de Il Parto Delle Nuvole Pesanti, e quella di “Se potessi amore mio”, realizzata da Marco Parente in compagnia della sua Millenium Bugs’ Orchestra.
Incuriosisce anche la versione di “Amore, amore mio” ad opera degli Ashes, “Vedrai, vedrai” riletta da Lalli e il medley “Vedrai, vedrai / Un giorno dopo l’altro” ad opera dell’inedito duo composto dallo scrittore Stefano Benni e da John De Leo, altrimenti conosciuto come la voce dei Quintorigo.
Il resto è altrettanto godibile, anche se crediamo meriti una menzione speciale la rilettura di “Come le altre / Toi” ad opera del sempre ispirato Giancarlo Onorato. Se quindi certa scuola cantautorale vi ha sempre emozionato, non possiamo che consigliarvi l’acquisto del dischetto per godere intensamente di queste sedici perle riscoperte da vari interpreti della musica italiana.
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La recensione Come fiori in mare - Luigi Tenco riletto di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2002-02-14 00:00:00
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