Una linea sottile passante attraverso le intuizioni della New York negativa, le prove più soniche di Thurston Moore e soci e i recenti lavori dei Laddio Bolocko e 90 Day Men.
Una linea instabile che disegna un percorso spigoloso, difficile da seguire; per chi arriva alla fine la ricompensa è assicurata: percepire in maniera confusa la forma dell’acqua. E’ abbastanza?
Rumore bianco che nasce dall’improvvisazione e dalla voglia di rimescolare le carte; un suono che si spinge nell’ignoto rincorrendo lo spirito dei propri riferimenti.
Nessuna concessione e nessun ripensamento: la voglia di distruggere è troppo radicata in questo progetto. Si potrebbe discutere una vita sul concetto di ‘noioso’ ma ne servirebbero altre due per fare altrettanto con ‘affascinante’ e ‘stimolante’; meglio allora lasciarsi andare e divertirsi, certi che in Italia pochi gruppi accettano la sfida della musica con tanto coraggio.
La cura perfetta alla routine quotidiana: impossibile che qualcuno non accusi la monotonia del panorama alternative-rock degli ultimi tempi.
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La recensione La forma dell’acqua di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2002-02-15 00:00:00
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