"Bambola" è saltellante, così piena di richiami agli anni ottanta che sembra di avere fatto partire per errore una qualche prescindibile raccolta (su cassetta, certo...) di una quindicina di anni fa. Anche come testo, siamo da quelle parti lì (e l'abbigliamento? c'è almeno uno della band con la tastiera a tracolla?). Non un capolavoro, no di certo, ma un inizio comunque non neutro, da "e vediamo cosa succede dopo...".
Purtroppo la traccia d'apertura rischia di restare il passaggio migliore: nei pezzi successivi, infatti, si pagano il solito ingombrante background da cover band ed una prevedibilità sistematica che condiziona l'intero lavoro; si trovano a dominare i soliti intollerabili arrangiamenti rock funky, ben lontani da potere essere catarticamente salvati di volta in volta da rallentamenti o da chitarre più robuste, da effettistica varia, da evitabilissimi ghirigori vocali, o ancora da tentativi di cambiare atmosfera che puntualmente rimangono, appunto, tentativi.
"I have a dream", indiscutibile nelle intenzioni, si perde tra un testo a tratti davvero troppo scontato ed una costruzione pop rock di incisività praticamente nulla, e quanto segue risulta ancora meno significativo, se si eccettua forse qualcosa sul finale di "Notte".
Nell'insieme, decisamente troppo poco per aspirare alla sufficienza.
Nota grafica (a proposito di nojosi
discorsi ripetuti troppe volte).
In due (rade) pagine di nota stampa sono stati utilizzati in maniera massimamente disorganica quattordici (quattordici...) diversi caratteri (tra font, majuscole e/o grassetti e/o sottolineature, colori differenti): indubbiamente un'ottima performance, da archiviare con la dovuta considerazione tra i pezzi migliori ("Nota stampa dei Cave canem", 2001, collezione privata Matteo Remitti).
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La recensione demo 2001 di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2002-02-22 00:00:00
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