La brit-invasion non si è mai placata, quindi è più che comprensibile il proliferare di gruppi emuli. Di certo non originali e non troppo creativi. Il brindisi, o per meglio dire il “Cheers”, dovrà quindi aspettare
Nostalgia brit-pop attualizzata con attitudine indie. Invasioni (barbariche) di hooligans. Union Jack sventolanti, pinte di birra levate al cielo e immancabili cori da stadio. Ci troviamo forse a Manchester, o più correttamente, a Madchester? No, e neppure a Londra, bensì in quel di Varese. In una sala prove dove quattro ragazzi “invocano” ogni notte i loro paladini del rock. Suonano dinanzi ai poster di Paul Weller, dei fratelli Gallagher e dei più giovani Pete Doherty e Alex Turner.
In scaletta, in questo “EP 2011”, aprono con “Fireworks”, una pseudo b-side in stile Oasis periodo “Be Here Now”. Si procede con “The colours, the fiction and everything else”. Qui giocano ai Libertines, tentando l’imitazione tramite l’uso delle stesse chitarre e della somiglianza del timbro vocale. “LUA”, il terzo brano, è un sunto molto orecchiabile e ben riuscito del campionario Arctic Monkeys. In “Take me home” invece, pezzo decisamente mediocre, rinveniamo echi di Stone Roses, che proseguono anche nella traccia successiva, insieme a citazioni sonore dei Jam e dei Joy Division.
Visto e considerato - e conteggiato - le band che ho menzionato, potremmo valutarlo come un album di cover o un omaggio ad artisti amati. We, The Modern Age!, di certo non sono anacronistici: la brit-invasion non si è mai placata, quindi è più che comprensibile il proliferare di gruppi emuli. Di certo non originali e non troppo creativi. Il brindisi, o per meglio dire il “Cheers”, dovrà quindi aspettare. Knebworth anche.
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La recensione EP 2011 di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-04-02 00:00:00
COMMENTI (16)
sono molto perplesso. non voglio criticare tutto il sito perchè è innegabile che sia una piattaforma utile e ben fatta e senza la quale non saprei spesso che fare in rete, ma ogni volta che scopro (live) un gruppo che mi piace, e cercando info mi trovo a leggere una cosa del genere penso "o sono io un pirla" oppure "qui c'è davvero qualcuno che ne sa molto di più di me in fatto di musica", ma in ogni caso mi pare ci sia sempre qualcosa di losco sotto. Ma poi leggo i commenti e capisco che non sono l'unico a pensare che su questa piattaforma sia molto di moda il principio "DUE PESI E DUE MISURE". "Questi non sono amici nostri o non hanno il culo parato" scriviamo qualche cattiveria così da far risaltare di più i gruppi su cui PUNTIAMO.
Boh continuo a non capire.... a me piace, i soldi per l'ep li ho spesi volentieri, non è il capolavoro dell'anno ma è meglio di tanta merda del cazzo che ci viene proposta.
@briscola io per te scenderei in strada ed urlerei tutto il mio GOMBLODDOOO!
@briscola
Diciamo che sono concorde con la prima parte del post di Parlo Castore. Sulla seconda non ho prove, quindi mi astengo. Ma anche io come lui non capisco perchè i "We the modern age!" vengano considerati meno dei "Foxhound" pure essendo simili... e con questo intendo dire che entrambi, a mio avviso sono due buoni gruppi.
@whoiswho io l'ho sempre pensato che tu sei un genio, vedi hai mostrato la via anche a cesare, come farebbe il mondo senza la tua intelligenza finissima che scova i complotti gli inganni i segreti di fatima etc etc etc
grazie who siete fantastici continuate così, la sfiga è al sicuro, non si estinguerà
Direi che è una buona osservazione.
io vorrei solo capire perchè i foxhound dovrebbero essere fighi e questa band invece una merda...non è che sono così diverse...ma secondo me la differenza la fa "il contatto umano" (leggi: ci sono amici più amici di alcuni amici)
Anch'io voglio fare un paio di commenti riguardo questa recensione:
come fai a dire che take me home è una canzone mediocre? vuol dire che o i membri del gruppo sono tuoi acerrimi nemici, o stavi fuori come una mina quando hai scritto. magari non è un capolavoro, ma dire che è praticamente una "merda" è troppo, i suoni ci stanno, il testo non è male e il ritornello abbastanza originale. a mio parere il loro pezzo di punta.
poi dici che in The colours, the fiction and everything else imitano il timbro della voce dei libertines, allora innanzitutto tra la voce di pete doherty è quella di carl barat c'è un abisso e non voglio neanche entrare in merito..ma la voce del cantante di sti modern age non c'entra proprio un cazz ne con pete ne con carl. a me in alcune canzoni sembra più avvicinarsi a quella di julian casablancas.
moreover sti ragazzi sono al loro primo ep, vogliamo dargli il tempo di trovare un po' i loro suoni senza stroncarli subito, sono in 2 chitarre, basso e batteria, cosa devono fare, suonare la chitarra come un violino? usare mille synth o suonare con basi sottostanti come si usa adesso?? (x favore non fatelo o non vi ascolto più)
io se fossi un membro di questo gruppo, dopo questa recensione di un sito così "importante" mollerei il colpo, o perderei molti stimoli perchè non è per niente costruttiva. magari samir era di fretta, sai com'è, l'acqua che bolle, la ragazza che pressa, un puntello di quelli importanti...
per concludere ho letto altre recensioni su questo gruppo ed erano tutte ricche di complimenti e giudizi positivi, certo non si può negare le influenze, come diceva giustamente samir. (anche se associate completamente a caso,e poi x me i joy division non c'entrano niente con loro) a mio parere questa recensione è troppo buttata lì e troppo soggettiva.
buon rock'n'roll a tutti
johnny
Certo che mi interessa Silvio Bernardi! Concordo sui Joy Division e opinione mia, ascoltando i riff di Firework e LUA un primo pensiero è andato proprio ai Cure più pop ed agli Smiths.. influenze a parte, che possono essere più o meno soggettive, dovremmo sì calmare i bollenti spiriti perché se ci si lamenta (anche io non ho apprezzato ciò che ha detto Samir) il modo migliore non è ripagare con la stessa moneta.. dovrebbe regnare l’imparzialità ma alla fine si tratta anche di gusti personali, l’importante è sempre non mancare di rispetto.
nessuno dice che tu debba stare zitto, anzi. ma magari, discutendo con più civiltà, le tue opinioni (musicali) saranno considerate maggiormente.
@Samir Galal qua penso sia tu l'unico qualunquista e la riprova sono le recensioni di gruppi dai panorami sonori completamente diversi gli uni dagli altri. Sei un discografico? o hai quelle 2/3 nozioni di base per poter passare agilmente da un genere all'altro senza dare tanto nell'occhio? perchè è questo che sembra....
IO i gruppi da te citati li conosco molto più a fondo di quanto tu (dall'alto della tua posizione di "recensore presso un sito di importanza nazionale") possa immaginare in quanto penso di essere uno dei pochi fautori delle vecchie e care nicchie. COMPRO i dischi, vado ai concerti e supporto la buona musica emergente senza secondi fini.
@Silvio Bernardi. "IDIOTA" si è un insulto bello e buono ma non mi sembra così avvilente come il "COVER BAND" che ho letto nella recensione. Non mi sembra giusto che gli unici a poter sputare sentenze siano i gestori del sito mentre gli utenti che sono i fruitori ultimi della musica debbano stare zitti davanti. per fortuna che c'è il web 2.0.