Ascoltando il cd dei Soundabout, il primo nome che viene in mente è quello dei Casino Royale, nello specifico quelli del periodo elettronico che va da “Dainamaita” fino a (soprattutto) “Crx”, a tutt’oggi il ‘canto del cigno’ dell’ensemble milanese.
Il quartetto fiorentino nasce però due anni più tardi, nel ’99, dalla fusione di un duo dedito all’electro-bossa ed un gruppo hip-hop. Fra le loro influenze, però, non citano affatto i meneghini, ma chiamano in causa Radiohead, Björk, Miles Davis ed Hendrix per i nomi stranieri, mentre invece dichiarano Rino Gaetano, Scisma e Roots fra le influenze italiane. Riferimenti a parte, il progetto merita attenzione per il tentativo di rinverdire quei suoni che nel decennio scorso Alioscia e soci avevano portato alla ribalta con una formula che soddisfava sia le esigenze dei ‘melodici’ che quelle degli ascoltatori più ‘tecnici’.
Quindi, due facce di una stessa, nuova medaglia che in “Polvo” i Soundabout cercano di coniare trasfiguando gli elementi primari in una creatura inedita; così facendo, i frutti migliori prendono il nome di “Onde”, “Nuvola” e di “Mondo movie”, le tracce in cui il lavoro sulla voce di Angelo Teardo è eccellente - e forse perché proprio in questi frangenti i Nostri rivelano forti affinità con quei Casino Royale di cui sopra.
Il resto, naturalmente, prende forma seguendo gli stessi criteri di composizione e il risultato finale non può che essere positivo oltre le aspettative; la band, va da sé, merita la promozione a pieni voti, con la speranza che in futuro ci riservi altre sorprese del (e sul) genere.
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La recensione Polvo di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2002-02-27 00:00:00
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