I Kuadra sono un gruppo di Pavia del filone nu metal, attivo dal 2005. La commistione col rap li porta a collocarsi inevitabilmente, sin dalla traccia d'apertura “Il Maiale”, sui ruderi dei maestri R.A.T.M.. Tematiche di denuncia, (il regime dei media, dei presidenti, il controllo censorio delle istituzioni), la rivolta attraverso l'utilizzo della lingua italiana, chitarre e drumming d'assalto in sensazioni vicine ai Limp Bizkit di Fred Durst (non a caso l'utilizzo del turntable), come in “Alieno Debole”, rendono evidente il ritardo col quale un'opera del genere giunge ai nostri giorni.
Quello nu metal è un genere che, fatto con questi criteri, sembra oramai aver esaurito tutta la sua carica. La band, comunque, si lascia ascoltare e potrebbe appassionare i fruitori incalliti della categoria, intervallando parentesi più melodiche (“Ti Difenderò”) ad altre arricchite da incursioni di voci femminili (“Promemoria”, “Fili”).
Degna di nota e apice dell'album è “Il Ritratto del Mostro”, con la sua intro recitata e i suoi slanci in zona post-rock. Detto ciò, band come i Kuadra hanno ben poco da aggiungere ad un filone che in Italia ha tra i suoi massimi esponenti i Linea77, i quali a loro volta sembrano aver perso l'ispirazione.
In ogni caso, ai Kuadra va il plauso per non aver smorzato il loro sound graffiante - cedendo a tentazioni radiofoniche commerciali (vedi Linkin Park) - e per l'attenzione a problematiche attuali, in una scrittura testuale che merita sicuramente la dovuta attenzione. Per il resto nulla di nuovo sotto il sole, anzi.
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