Meno synth e più rock. Questo il consiglio per i Dafne Bloom
E’ tutto un gradevole rincorrersi di rock ed elettronica, tra l'analogico e il digitale, tra note tenui ed altre più decise. Talvolta l'incontro diventa scontro, si percepisce qualche nota stridente. Ma andiamo con ordine: “Dafne in Bloom”, il pezzo d'apertura, è suggestivo, con un ritornello che entra subito in testa e si fa ricordare. “Ginger Sad” è malinconica e piacevole, con i suoi tratti di ritmata (e irresistibile) ninnananna. “Baccanalis” è all’insegna del caos: troppi echi, troppi effetti, troppo. Sembrano quasi due brani incisi uno sull'altro. “I come from tekno” viene colpita da uno strabordante uso di elettronica e, quando finisce, si tira un respiro di sollievo.
Nel complesso ai Dafne Bloom non mancano le potenzialità, né tanto meno le carte da giocare. Hanno un timbro malinconico (tra Editors e Horrors), buone capacità tecniche, qualche buona idea. Io consiglierei di puntare più sull'anima rock rispetto a infarcire tutto con synth e campionatori. Potrebbero ottenere risultati inaspettati.
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La recensione Ginger Sad di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2011-12-13 00:00:00
COMMENTI (4)
Grazie jzan torna presto a trovarci ;)
Veramente originali Dafne in bloom e ginger sad!!ascoltate poche volte e già la canticchio mentre vado a lavoro!!!!
Sono queste le canzoni che mi fanno sperare nella musica italiana di oggi....
Forza ragazzi... chiunque voi siate!!!
E rispetto al consiglio dato nella recensione credo che il bello di questo gruppo sia proprio la mescolanza tra rock ed elettronica: molto innovativo e diverso dal solito!!
A me è piaciuto molto! In particolare Dafne in Bloom e Ginger Sad! MITICI RAGAZZI!!!!!!!!!