I Jumping Shoes sono l'ideale salto nel passato per chi, a 15 anni, era un rocchettaro. Forti di un'accresciuta abilità tecnica e di un sound più pulito rispetto al precedente “Limbo like a bubble”, i cinque ci presentano “Non contante su di me”. Cinquantadue minuti in cui ogni sfumatura possibile del rock viene esplorata, con forti derive metal presenti fin dalla prima traccia, “L'ultimo uomo sulla terra”, in cui furore epico e liriche apocalittiche ricordano vagamente i Rhapsody.
Una forte carica ironica a tratti adolescenziale pervade la successiva “Caramelle”. La polemica contro la sacralità del consumismo troneggia in “Unreal tv”. “Il testimone di nozze” è una ballad street rock in cui fanno capolino i primi Skid Row. I Dream Theater si insinuano nel tessuto costitutivo dell'album, ne è prova evidente “Strumentando”, esercizio di stile sulla falsariga di “Erotomania”. L'ingresso nella band del frontman Samuele Bracone aggiorna alcuni stilemi che, pur collaudatissimi, erano forse troppo stereotipati, aggiungendo dettagli crossover (“Persona insospettabile”).
Interessante l'apporto del sintetizzatore e l'apertura elettronica della bonus track “Angeli allo zoo”. In definitiva, un disco forse un po' dispersivo in quanto ricco di stimoli fin troppo variegati, ma niente affatto malvagio, che sarà apprezzato dagli appassionati dei vari generi che vi confluiscono. Un bel salto nel passato.
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