dax&gliultrasuoni
Le cose che penso adesso 2011 - Pop, Indie, Easy-listening

Le cose che penso adesso

Toni naif e ambientazione metropolitana per l'album di esordio della band milanese Dax & gli Ultrasuoni. Da ascoltare senza troppe pretese e animo leggero.

Ritmi orecchiabili e, se inseriti nell'ambito giusto, anche ballabili. L'ascolto dell'album scorre via veloce, senza che rimanga impressa una particolare melodia o che una canzone emerga sulle altre, eccezione fatta per “La boccia dei pesci”, grazie a un ritmo in levare che si smarca dal pop swingato che colora il resto l'album. I testi sono sicuramente la parte più importante del disco: ricorre un sapore popolare, che riporta l'ascoltatore a tempi passati e sentimenti genuini, senza troppe sfaccettature né sfumature linguistiche; tante infatti le espressioni gergali, offerte senza mezzi termini, con un linguaggio schietto e qualche spunto di simpatia.

Ad un primo ascolto “Le cose che penso adesso” fa pensare ad atmosfere da festa paesana, ma ci si rende presto conto che il contesto è in realtà prettamente metropolitano, si veda “Sono arrivato presto” tutta dedicata a Milano. Si ascolta volentieri la nostalgica ballata “Per Elisa”, sinceramente romantica, mentre spunti più drammatici si ritrovano in “Per quello che vale”: “siamo carne, cenere e sangue, ci si scalda per niente, per niente si muore”. Tema portante dei testi dell'album resta comunque la vita quotidiana, descritta dettaglio dopo dettaglio.

“Le cose che penso” è in complesso un disco leggero, di facile ascolto, con buoni spunti, ma tanti limiti, uno su tutti la mancanza della canzone con la c maiuscola, quella che ti spinge a rimettere il disco nel lettore almeno una volta. Un'ultima annotazione interessante: il packaging dell'album è stato curato personalmente da Dax, voce e leader del gruppo: realizza oggetti di design in materiale di recupero, le prime 500 copie del disco sono quindi pezzi unici, rigorosamente handmade.

Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.