Free jazz, punk, noise e porno, i M.I.L.F: Music I'd Like to Feel
Dietro l'acronimo M.I.L.F. si nasconde il duo pescarese formato da Alessandro Di Fabrizio (chitarra e voci) e Carlo Neri (batteria). Celati dietro maschere improvvisate e un moniker che affonda nel porno e nel sadismo, la sfrontatezza e l'irruenza alla base della loro tecnica musicale, quello dei M.I.L.F. è un jazzcore degno dei progetti più esplosivi di John Zorn (Pain Killer e Naked City). "Happy Milf" è la loro prova d'esordio, sei tracce che spaziano da incompromissori deragliamenti noise su filone metal-core (“Squirt”, “James Bondage") ad assonnati intermezzi in salsa prog (“Happy Milf”) fino a devastanti assortimenti crossover su territori punk jazz (“Busty Japanese”, “Josè”).
Con tanto di fiati distorti ed effettistica varia (a cura del produttore e fonico Artista Sadico), stop'n go, riff caustici, urla disumane e un'attitudine nichilista che si condensa in un gusto goliardico sul trash, i M.I.L.F. si inseriscono tra quelle band che, al pari di Zu, Zeus! e Luther Blissett, fanno dell'approccio carnale e isterico, ma sempre con un occhio di riguardo alla tecnica musicale, la propria estetica più genuina. Music I'd Like to Feel
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La recensione Happy Milf di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2011-11-30 00:00:00
COMMENTI (1)
sono sinceramente commosso. Voglio dire, adesso ascolto anche l'album, ma solo i titoli dei pezzi valgono tutto il porno via web dallo scaricare foto col 56k a YouJizz.