Viaggio emozionale nelle immagini, e una storia riuscita del nostro cinema.
Compositore colto e dal retroterra importante (ha collaborato con registi del calibro di Gabriele Salvatores e Paolo Sorrentino) e vastissimo (annoverando lavori per Placebo e Lydia Lunch), oltre ad essere diventato in poco tempo punto di riferimento per la doppia articolazione musica/ cinema, Teho Teardo ha da sempre indagato le pieghe riposte nel rapporto tra strumento tradizionale e ogni possibile declinazione elettronica in musica.
E’ un elogio del tempo ciclico e ritornante, della reiteratività e del sublime implicito nel minimalismo, questa raccolta di colonne sonore di film italiani, significativi e genialmente “disfunzionali” nel panorama nostrano, da “Il Divo” a “La ragazza del lago” - non a caso pellicole d’indole oscura e piegata ai modelli nercessariamente barocchi imposti dall’esistenza, sebbene mediati qui da una visione nitida e dissacrante, un occhio lucido e leggermente iniettato di sangue. Molti sono gli accostamenti, procedendo per categorie interrelate, da Yann Tiersen a Morricone, passando per Michael Galasso, influenze cooptate per gusto e sensibilità, basso ostinato e “pizzicato” degli archi, sturm und drang e vecchi jazz a la Badalamenti (“I’m Gonna Leave Anyhow Untill I Die”).
E citazione a parte merita "A quiet life", canzone scritta per il film "Una vita tranquilla", in cui a cantare è Blixa Bargeld - scrittura a quattro mani ed espressività centuplicata.
E’ una sensibilità doppia, quella di Teardo, attraverso cui passa gran parte della storia musicale contemporanea, dove in filigrana è possibile ri-leggere Bach guardando John Lydon scalmanarsi. Una delle migliori uscite di quest’anno.
---
La recensione Music, Film. Music di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2011-12-16 00:00:00
COMMENTI (2)
stupendo.
Bravo Gioele.
Pienamente d'accordo con l'elegante ed esplicativa recensione, un compositore superbo !