Il Partito Pop Italiano offre ottimi spunti d'intrattenimento in un'estetica a metà strada tra wave anni'80 e punk di chiara tradizione italica.
Interessante la proposta musicale del terzetto milanese a nome Partito Pop Italiano, irriverente nelle intenzioni - affatto celate - di intrattenere senza molte pretese. Sei tracce low-fi tra sovraincisioni di chitarra, campionamenti a base di groovebox e accenni d'elettronica.
L'attitudine punk della band affonda direttamente nel passato italico dei grandi nomi, vedere alla voce Diaframma (citati in "Un Inverno che ci Consola" e tangibili ne "Il Freddo") e CCCP ("Gli Smiths") senza tralasciare parentesi rivolte a certo cantautorato ("Rohmer"). Non manca il tuffo wave con la conclusione elettronica di "Neon Rosa e Blu", unica traccia in inglese e dai confini sicuramente più sperimentali.
In definitiva questo "Renzo Arbore a Lei Piace Il Beat?" è un lavoro che si lascia facilmente apprezzare. Le tematiche, siano esse sonore o testuali, esulano sempre dallo sfociare nel banale e i motivetti restano ben impressi sulla distanza. Post punk, wave anni '80 e cantautorato, il tutto viene tenuto insieme dal piglio garage del progetto che, nascendo come band beat, sembra annoverare nel suo sound influenze delle più varie, tenute insieme in modo funzionale a donare 20 minuti d'ottimo intrattenimento, nonostante gli alti margini di miglioramento.
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La recensione Renzo Arbore a lei piace il beat? di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-04-20 00:00:00
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