Non aspettatevi rivoluzioni copernicane perché "Old fashioned" non é solo il titolo dell'opera bensì rispecchia esattamente l'attitudine di questo terzetto ferrarese
Sono loro stessi a scriverlo nelle note biografiche che accompagnano questo esordio sulla lunga distanza: "Non c'è la pretesa di inventare nuove sonorità o il tentativo di mascherare il vecchio sotto un nuovo nome". Come dire: non aspettatevi rivoluzioni copernicane, perché "Old fashioned" non è solo il titolo dell'opera, ma rispecchia esattamente l'attitudine di questo terzetto ferrarese.
Per intenderci, musicalmente parlando siamo sulla scia dei New Candys, dei quali abbiamo apprezzato moltissimo l'ep omonimo; i Silver Rocket si muovono infatti nello stesso ambito, tra il sound dei Black Rebel Motorcycle Club ("Failure and disaster", "Static", "The getaway", "Untitled"), tentando a volte qualche puntatina nei meandri di un garage-rock che ricorda gli Arctic Monkeys ("Indifferent" e "Saturate", quest'ultima il singolone per eccellenza) dopo la cura Josh Homme.
Se non bastasse, sbucano qua e là persino tracce degli Interpol meno scuri, ovveri quelli al netto della componente new-wave ("The worst is yet to come"), ma i riferimenti potrebbero essere molteplici, perché, sul genere, i modelli da cui prendere spunto sono innumerevoli e distribuiti in un arco temporale superiore al mezzo secolo. Tanto per dire, una traccia come "The target" si ispira più a Velvet Underground e My Bloody Valentine che agli emuli degli anni a venire; sta di fatto che, con così tanti nomi tirati in ballo, il rischio è di perdere completamente di vista la grande capacità dei Silver Rocket di scrivere canzoni in un panorama già di per sé affollatissimo.
Certo, rimane da migliorare lo stile del cantato, al quale manca ancora un pizzico di cattiveria e una pronuncia più imbastardita, per poter conquistare anche chi, oltreconfine, nutre pregiudizi sulla qualità delle band italiane. I tre hanno tutte le carte in regola per affrontare tour all'estero, senza sfigurare e temere confronti con altre formazioni dello stesso rango. Cominciare a sostenerli in patria con un disco del genere è d'obbligo. Avanti così!
---
La recensione Old Fashioned di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-01-11 00:00:00
COMMENTI (5)
Volevo scrivere ovviamente "no ma hai indovinato anche tu"....
Troppi old fashioned...
No mai indovinato anche tu! Il nome lo abbiamo scelto per entrambi i significati che può dare... :-)
@silverrocket ah, bene a sapersi... é che sono astemio - e forse mi affascinava di più la mia "lettura". :-)
d'accordo con faustiko, una band onesta credibile che suona molto bene il genere - 7
it.wikipedia.org/wiki/Old_F…