Dopo tre anni tornano i Diaframma con un nuovo disco e la voglia di sempre. Dodici brani che confermano l’attitudine da vero ultimo rocker di Federico Fiumani.
Ieri al supermercato ho visto il mio professore di latino e greco del Liceo. Sai di quei professori di cui porti il ricordo per tutta la vita, quelli che in qualche modo contribuiscono alla tua formazione davvero, un riferimento al tempo dei miei sedici anni. Erano secoli che non lo vedevo, eppure ho tirato dritto col mio carrello, e ho fatto finta di niente. Forse per non parlare di me, per non dirgli che ero rimasta a piedi, che avevo fallito, che le cassettine che gli regalavo erano solo il segno del mio fare sognatore e inconcludente. Fare finta di niente è proprio una mossa da pavidi: bisogna guardarle in faccia le cose, con la faccia che si ha.
E questo è il tratto caratteristico di Federico Fiumani, è sempre così com’è, naturale con le camicie di sempre, un rocker vero che non conosce mode né poserismi, che fa e dice ciò che vuole senza atteggiarsi mai, e sì che se lo potrebbe permettere. Dopo “Difficile Da Trovare”, ultimo disco dei Diaframma datato 2009 (escludendo il bellissimo cd live dello scorso anno), Federico ha passato il tempo ad aspettare il giusto mood, la scintilla creativa, a incrociare sguardi durante i concerti e commentare i post dove si parla di lui, finché non è arrivato “Niente Di Serio”: e la luce (al neon o di candela non importa) fu.
In questo lavoro ritroviamo tutto ciò che di Fiumani amiamo: il piglio rapido con schitarrate secche, le liriche splendide e vive che raccontano la sua visione delle cose, delle cose piccole del quotidiano, di quello che vediamo affacciati a una finestra o dei pensieri che arrivano come lampi a scompaginare l’andatura ordinaria delle settimane e dei mesi. Lo spirito coinvolgente di “La Botta Di Energia Del Rock”, i ricordi dai colori accesi quasi fosse ora di “Grande Come L’Oceano”, le donne, la consapevolezza, il cambiamento; e ovunque il desiderio di andare avanti così, per una strada che acquista senso passo dopo passo, camminandoci sopra, una strada che ogni giorno rinasce per portarti fino a sera, piccoli traguardi come caramelle meritate da un bambino che poi però lavarsi i denti e a dormire.
Questa sensazione di gradevole precarietà che ormai ci accomuna tutti (gradevole perché poi, alla fine, ci si abitua e con l’abitudine crescono pure le speranze), questo amore per l’oggi che sarà diverso domani esprime pienamente il carattere di questo disco, l’ennesima prova di un artista che, per come la vedo io, si sveglia la mattina ed è solo Fede, e non sa bene cosa ci sarà ad aspettarlo, e intanto ci fa innamorare e sperare e canticchiare con passione, la passione che lui non ha mai perso perché dentro porta ancora il succo del punk e della new wave , quelle cose che mica si prendono in prestito, ce l’hai e basta. Sarà per questo che ho il suo poster appeso al muro. Sarà per questo che “Niente Di Serio” è una conferma. E sarà alla fine anche per questo che, se mai incontrerò di nuovo il mio prof, mi fermerò a dirgli che l’importante è attendere le occasioni nel modo migliore, non avere rimpianti, e nel frattempo ascoltare buona musica.
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La recensione Niente di serio di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-01-17 00:00:00
COMMENTI (8)
Onesto,come sempre !
Un artista dalla coerenza affascinante; ha vissuto sempre per la sua passione. Dal vivo è una forza della natura
Ci sono 3 o 4 pezzi meravigliosi in questo disco. Sarà mai pago quest' uomo? Incredibile.
Ci sono 3 o 4 pezzi meravigliosi in questo disco. Sarà mai pago quest' uomo? Incredibile.
Ci sono 3 o 4 pezzi meravigliosi in questo disco. Sarà mai pago quest' uomo? Incredibile.
E mi piace parecchio!!!
E mi piace parecchio!!!
E sti cazzi che disco! Grande come l'Oceano è incredibile !