Il tratto distintivo degli En Roco è saper scrivere canzoni che scavano a fondo, ma lo fanno quasi senza farsi accorgere. Un ottimo ritorno per il gruppo di Genova.
"Datevi un significato". Gli En Roco non hanno mai avuto testi accomodanti e le prime tre parole di "Nè uomini né ragazzi" lo confermano. Datevi un significato, perché gli En Roco non ne hanno bisogno. Un significato, un senso, l'hanno trovato da tempo.
Quasi tre anni dopo "Spigoli", la band di Genova torna a suonare il suo pop elegante. E lo fa con un disco che convince in pieno. In occasione dell'ultimo disco, i dubbi riguardavano un netto cambio d'atmosfera, che privilegiava l'elettricità e si scontrava con quanto fatto ascoltare nei primi lavori. Questo album è la più saggia delle mediazioni con il passato e porta a un equilibrio decisamente buono.
Ritornano, così, atmosfere più acustiche e meno serrate, mentre rimangono inalterati tensione e nervosismo di fondo. Il tratto distintivo degli En Roco è saper scrivere canzoni che scavano a fondo, ma lo fanno quasi senza farsi accorgere. Sarà per il distacco altezzoso del cantato, per il suo saliscendi ipnotico o per musiche che arrivano a sfiorarti, ma non affondano mai il colpo della botta emotiva. Sarà per mille altri motivi, ma il risultato è un'inquietudine sottile che lavora sottotraccia, brano dopo brano. Una sensazione complicata da spiegare, ma riconoscibile dopo pochi minuti e ai suoi massimi nei brani migliori del disco: "I giorni della lepre", "Un inverno per noi" e soprattutto "Nell'acqua", splendida ultima traccia, che chiude il disco senza lieto fine e senza riconciliazione.
Un ruolo di primo piano l'hanno i testi. E va detto che nessuno, in Italia, è in grado di scriverne di paragonabili, pieni come sono di parole complesse e lontane dall'idea di canzone pop. Eppure, con queste musiche e questa voce, finiscono per scorrere sempre con naturalezza. Quando si dice l'identità.
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La recensione Né uomini né ragazzi di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2011-12-20 00:00:00
COMMENTI (2)
Grazie Francesco, anche per noi è stato un piacere vivo.
Un abbraccio
Enrico
complimenti agli En Roco (coi quali mi vanto ancora di aver suonato insieme) per questo bel disco.....