Profondità dei testi e vocalità di spicco non sempre supportate da un’adeguata varietà di ritmi
Musicalmente i brani di Dorian sono molto simili fra loro, troppo. A volte distingui con difficoltà dove finisce uno e dove comincia l'altro. E' un vero peccato, perché così si perdono di vista anche le buone qualità del progetto: la potenza della voce, ad esempio, impetuosa e dolce allo stesso tempo, ben in grado di esprimere turbamenti e contrasti interiori dell’autore; oppure la profondità dei testi, che sono pura poesia e mettono in luce la dimestichezza di Dorian - autore anche di un romanzo e di diversi racconti - con la scrittura.
Manca il guizzo che conferisca ai brani l’indispensabile brio e la dovuta personalità. Va bene che una canzone blues può vivere di pochi accordi, ma cercare di aggiungere sfumature non vuol dire snaturare la propria cifra stilistica, certamente presente, ma limitata da una produzione asfittica e fuori tempo massimo. Una maggiore varietà farebbe respirare meglio queste canzoni, a quel punto i testi avrebbero la loro giusta valorizzazione e la voce risuonerebbe in tutta la sua forza. Aspetto il prossimo tentativo.
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La recensione Ritratti di un Vagabondo Ebbro di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-03-19 00:00:00
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