Dopo aver esordito due anni fa con “Extended playing”, supporto costituito da 5 tracce e smerciato in 1000 copie circa, i veneti OJM tornano sulle scene con “Heavy”, un album vero e proprio dove si avvalgono della presenza di Paul Chain (un guru, non solo nella nostrana penisola, per certe sonorità) in cabina di regia. Il risultato sono 9 tracce di torrido stoner - come se il genere, già di suo non lo fosse e con il quale i Nostri si erano confrontati fin dall’inizio - dove adesso alla riuscitissima emulazione di suoni e modelli del precedente lavoro si sostiuisce un tentativo di sperimentazione, frutto sicuramente dalla collaborazione con il guru di cui sopra. Per carità, nulla che possa far pensare a percorsi assolutamente inediti, ma non ci sembra azzardato affermare che vi sia un ampliamento dello spettro sonoro.
L’ascolto di “As i know”, scelto indicativamente come singolo, presenta in effetti invidiabili aperture melodiche (per la serie: Queens Of The Stone Age docent) che potrebbero valere un posto di tutto rispetto nelle playlist delle radio indie. Il resto, invece, pur non discostandosi dai canoni del genere, ci sembra un riuscito tentativo di tracciare traiettorie a volte psychedelyche (“Strange dreams”, “You come”, “Mix up!”), altre volte più marcatamente rock & roll (“The sleeper”, “Revelations”).
E non tradisca comunque la cover di “Tv e.y.e.”, un tributo che il terzetto paga agli Stooges ma che crediamo avrebbe dovuto fare allo stesso modo con i Black Sabbath - i quali, supponiamo, verranno omaggiati in un futuro prossimo. Ozzy Osbourne e soci, infatti, stavolta ci sembrano decisamente più influenti che in passato, e i solchi di “Heavy” confermano palesemente l’impressione.
Discorso a parte merita invece la splendida “Theorem”, lungo brano strumentale posto in chiusura e (relativamente) lontano dalle soluzioni adottate finora dal gruppo; la canzone, in sostanza, è affine al materiale edito a suo tempo dalla premiata ditta Led Zeppelin e si evolve seguendo insospettabili canovacci acustici.
In definitiva, pur con tutti gli inevitabili richiami, i 9 episodi brillano di luce propria e valgono la spesa richiesta per l’acquisto, alla quale sarà inevitabile aggiungere, almeno una volta, un supplemento per gli show dei Nostri, di cui ovunque si dice un gran bene.
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La recensione Heavy di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2002-04-05 00:00:00
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