Già vincitori di diverse manifestazioni dedicate ai gruppi emergenti (fra queste da annoverare ‘Ritmi Globali’ del 2001), i rodigini Malastrana si presentano al sottoscritto con un demo molto interessante che musicalmente si colloca sull’asse Subsonica-Casino Royale per quanto riguarda i modelli italiani, mentre, in un ipotetico confronto con l’estero, viene da pensare agli ultimissimi Depeche Mode e, più in generale, a tutto il versante elettronico della new-wave.
Assodato ciò, chiariamo subito che “Neuroelettronica” ci mostra una band già in grado di sviluppare un personale percorso artistico, soprattutto perché tutt’altro che timida e inesperta nel confronto con le macchine e la tecnologia. Ancor di più, ci sembra interessante il tentativo di coniugare proprio il beat delle macchine con il suono del violino, a dimostrazione del fatto che i ragazzi rifuggono gli standard classici della canzone per tentare una contaminazione a tratti brillante, a volte un po’ meno.
Se infatti le tracce, nel complesso, non presentano difetti di sorta e la scrittura ci sembra di buona fattura, il quintetto sembra ancora poco avvezzo a compromessi decisivi con il linguaggio del pop - che, sia chiaro, già gli appartiene. Intendo cioè dire che le 13 tracce non mostrano, almeno per il momento, spunti veramente interessanti, qualcosa che in un modo o nell’altro lasci il segno nell’ascoltatore. Ciò forse dettato dalla difficoltà, legata magari all’inesperienza, di sintetizzare strutture melodiche efficaci che gli valgano il ‘primato’. Superato questo scoglio, la formazione a quel punto potrà sicuramente giocare più di una carta per raggiungere un obiettivo che, oggettivamente, ci sembra alla loro portata fin d’ora.
Ai Malastrana, quindi, vanno i Nostri migliori auguri, con la speranza che sappiano far tesoro quanto prima dei suggerimenti qui esposti per una fulgida carriera.
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La recensione Neuroelettronica di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2002-04-08 00:00:00
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