C'è tanto (pop, hip-hop, rock, ritmi sudamericani) nei Soul Killa Beatz, eppure qualcosa manca ancora. Forse solo il coraggio di andare giù più pesante.
“Andiamo lontano dal nostro paese quando lo sentiamo troppo stretto”. Va bene, andate pure, ma prima due lezioni di inglese, per favore. Non sono una che si attacca all'accento, però l'inglese sfoggiato dai Soul Killa in “Brain Drain” non si può veramente sentire, a meno che l'effetto emigrante anni 30 non sia voluto. È voluto? Nel dubbio, tiro comunque un sospiro di sollievo nel constatare che si tratta dell'unica canzone anglofona del disco.
Detto ciò potremmo chiederci, citando il testo del singolo “Gran belle cazzate”, cosa rimane di “Saudade”? Non molto, purtroppo. L'ascolto è scorrevole e anche gradevole, però alla fine solo un paio di canzoni si fanno ricordare: la già citata “Gran belle cazzate”, piacevolmente adolescenziale, estiva e nostalgica. La title-track, che mette insieme strofe dal ritmo brasiliano e ritornello pop-punk, senza farli sembrare appiccicati per sbaglio. E “Pesci morti”, non originale per forma (rock con una punta di elettronica) né per contenuto (un inno anti omologazione), ma efficace e diretta.
Il resto si perde in un eccesso di leggerezza, ed è un peccato, perché la commistione di pop, Sudamerica, hardcore e rap avrebbe interessanti potenzialità, che qui si intravedono, ma non affondano come potrebbero e dovrebbero. “Dovrei avere più coraggio e cercare di muovere le acque”. Proprio così. Coraggio, ce la potete fare.
---
La recensione Saudade di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-04-04 00:00:00
COMMENTI (4)
Non è un disco in inglese, è una strofa di una brano e doveva essere un gioco...peccato non sia stato percepito come tale da alcuni...però a noi va bene lo stesso, la prendiamo con filosofia, in fin dei conti la recensioni sono varie e sono fatte per esprimere giudizi, quindi, stiamo alle regole del gioco e si continua a giocare! No?!
l'inglese se lo potevano risparmiare, suona proprio poco bene...
p.p.s.
Non concordiamo su "eccesso di leggerezza", ma questo sono cose che possiamo capire solo noi o chi era in sala di registrazione con noi. Certo, non definiamo questo disco un punto di arrivo ma solo un bordo piscina da cui darsi una spinta migliore. Per il resto siamo felice di aver tirato fuori un pop/rock onesto sincero, magari poco indie, magari poco alternativo, ma onesto e sincero.
Ringraziamo per la recensione "non troppo positiva" e "non troppo negativa" del nostro album e ringraziamo per l'attenzione. Siamo felici perchè a questo giro si è parlato del disco e non solo dell'intro, dell'outro e della copertina! Quindi grazie per l'analisi approfondita.
Buona musica e speriamo di vederti a qualche nostro live, dove siamo un pochino più punk e dove il vino lo si offre noi!
p.s.
Si, l'inglese cantato male è un effetto voluto dato dal fatto che noi in inglese cantiamo male! Aahaha! E poi perchè se era cantato in maniera troppo professionale non dava quell'idea di (come hai giustamente notato) effetto emigrante anni '30...quindi tutto ok!