Non bastano certo testi politicamente impegnati e basi vagamente elettroniche per rendere interessante un disco rap
Un filo sottile lega l'immaginario scientifico-apocalittico alla denuncia politica, anche nel rap. E' il caso di questo album del duo hip hop costituito dall'mc A.rota.B e dal beatmaker Kletus Kaseday, tutto giocato intorno ad un'idea di impegno politico su di un immaginario a sfondo – ma neanche tanto – distopico. Gli argomenti affrontati sono infatti da clima impegnato: la guerra (“3012”), la grande abbuffata politica (“La cena degli zingari”), il controllo dei cittadini (“1984”), la società dei consumi (“Il consumismo”).
All'impegno dei testi non corrisponde tuttavia né il livello del flow, che si potrebbe descrivere come un farraginoso miscuglio di Dj Gruff, Caparezza, i vecchi Colle Der Fomento e il primo Fabri Fibra (nessuna rima memorabile/memorizzabile, nessun ritornello orecchiabile), né quello delle produzioni, scure strumentali vicine a Night Skinny per sonorità, ma ben lontane da essi per risultato artistico.
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La recensione Internos di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-10-08 00:00:00
COMMENTI (2)
everett true said "26. Think a band sounds like another band? You’re probably right. So what?"
1: avete ascoltato il disco???
2: "farraginoso miscuglio di Dj Gruff, Caparezza, i vecchi Colle Der Fomento e il primo Fabri Fibra " dovrebbero spiegarti che quella è l'era d'oro del rap italiano...e grazie a dio non ci sono "ritornelli orecchiabili" quelli li lasciamo a "chi fuma un po e poi gioca a pes"...