Grande salto lisergico nella cultura dei Padri Fondatori, animato da pulsioni avant.
C’è un mood lisergico sotteso alle evoluzioni funamboliche del nuovo lavoro di questi genovesi, tanto di schiena, rivolti ad un passato cultuale e mitico, quanto frontalmente, proiettati verso un futuro ancora aperto, imprevedibile.
L’avant prog dell’opener “Bella Lee”, nel calembour dialettale, rivela la rilettura ironica di materiali sixties, dove spiccano come referente monolitico dei King Krimson di ambigua appartenenza gamelan, e dove al tributo è commista una genuina via di fuga personale.
Amore canterburiano e placido pop in reverse sa essere “Parliamone”, dove le influenze ottantesche si rivelano parimenti fondanti per il combo. Spiazzante l’operetta di “Infraditi”, gioco interludico a precedere un free-pop jazz disarticolato, vicino concettualmenete a zorniane derive ed eclettiche commistioni d’oltreoceano, a prevalenza fusion.
Surrealismo, folk e una buona dose di MDMA. Controcorrente, con coraggio e credibilità. Unico detrimento, una post-produzione non sempre all’altezza della proposta.
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La recensione Cane di schiena di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-02-20 00:00:00
COMMENTI (4)
riminiscenze Gentle giants Soft Machine ma anche Stormy six ben rielaborate , suona bene ed e' suonato bene , e' fuori da ogni moda attuale e si avverte la passione 8
Sono di parte perchè genovese pure io, comunque ottima musica, coraggiosa davvero. Sono musicista ma soprattutto fonico, e non posso che concordare pienamente con l'ultima frase della recensione...peccato. Ma d'altronde se un tempo gli studi di registrazione garantivano qualità assoluta, oggi non è più così, perchè siamo tutti fonici. E' colpa nostra quindi se il musicista o la band cade nella trappola. Sta alla band però, il compito di capire dove c'è fuffa, o professionalità.
magari king crimson
Album molto piacevole, durante tutto l'ascolto sa sorprendere e coinvolgere.
Bello pieno di idee ma anche "arioso".
Antenna è un pezzo bellissimo.