Un buon debutto, che convince soprattutto per la maturità del suono e la padronanza del genere.
Sonorità ruvide e senza compromessi, noise e alternative rock su cui aleggia in primis lo spettro dei Marlene Kuntz: questo è l'ep de L’Elide, band romana giovane ma non alle prime armi, come dimostra il sound, estremamente calibrato e convincente.
C’è molto del primo Godano, certo, soprattutto nella scrittura delle linee vocali, ma anche il Cobain più aggressivo (“Orbite”, “Acrilica”) e un po’ di My Bloody Valentine: un amalgama che funziona, non inconsueto ma nemmeno ricalcato sui propri modelli, come testimoniano brani come “Dallo stomaco” e “Una sola foglia rossa”. In definitiva un buon debutto, che convince soprattutto per la maturità del suono e la padronanza del genere.
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La recensione Orbite Ep di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-07-11 00:00:00
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